lunedì 19 marzo 2012

Tette al vento

Prendi atto di essere una donna finita nel momento esatto in cui tiri fuori le tette e l'unico interessato all'argomento è un uomo di circa 50 cm.

Non che prima fosse mia abitudine girare con le tette al vento, sia chiaro, ma almeno venivo considerata una donna e non una latteria ambulante...


Certo, siamo strane noi donne. Sempre attente all'immagine, sempre pronte a notare chi ci guarda dentro la scollatura e poi a un certo punto della nostra vita ci ritroviamo con il davanzale scoperto, senza mostrare pudore alcuno, con un pargolo attaccato modello ventosa. Roba che una mucca ci fa un baffo.

Il bello è che giunti a questo punto, se qualcuno si gira a guardare la scena nota solo il neonato, come se tu non esistessi. E tu sei lì invece che ti chiedi quando tornerai ad essere te stessa, quando potrai rimettere i jeans che portavi prima della gravidanza, quando potrai indossare di nuovo quei maglioni che oggi ti stanno piccoli a causa del davanzale da pornodiva.

Accade ovunque ti trovi.  A casa, al parco su una panchina, sul lungomare dove una volta camminavi in bikini...Mio figlio maggiore lo chiama "allarme tetta":quando il bimbo reclama bisogna dare il via alla poppata.

La mamma è vittima consapevole e consenziente di quello che chiamano "allattamento a richiesta", anche detto "allattamento selvaggio". Pare che sia la cosa migliore per il bambino. Che poi ti usa anche un pò come ciuccio, diciamolo. Non è che sto pargolo può SEMPRE avere fame, è che qualche volta ha anche bisogno di attaccarsi per calmarsi in pò, per addormentarsi o perchè semplicemente così gli va.

E quindi c'è la mamma. Che una volta era una donna (magari anche un gran pezzo di donna), e ora è tutta masticata. Sì, MASTICATA.

L'allarme suona in media ogni tre ore, quindi devi essere sempre a disposizione e non puoi allontanarti più di tanto. Se poi ti concedi di uscire da sola puntualmente giunge la telefonata della nonna che con voce allarmata ti intima di tornare descrivendo incubi, deliri e tragedie varie perchè lei "non ha niente da dargli, ma lo farebbe volentieri" e tu che puoi sei una disgraziata che te ne vai in giro mentre la creatura muore di fame.

Muore di fame. E' una palla di rotoli e muore di fame.

 Più vado avanti e più mi rendo conto che in fondo la vita è solo una questione di prospettive.

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