martedì 25 settembre 2012

Imparate a stare zitti

Ho sempre ritenuto di essere una persona mentalmente aperta, o almeno, una che ci prova ad esserlo. Però tante volte rimango sconcertata di fronte a quello che pensano gli altri.

Sì, il mondo è bello perchè è vario. C'è l'uomo villoso che gira per casa con le pantofoline rosa di pelo, c'è la tipa che vive per fare la consigliera di scala nel suo condominio, c'è chi parla a sproposito (ogni riferimento a fatti e persone può non essere casuale).

Quello su cui vorrei concentrarmi oggi è la VERITA' RIVELATA che tante persone della generazione che precede la mia ritengono di possedere.



Ogni tanto mi ritrovo davanti qualcuno che, in virtù del fatto che ha qualche annetto più di me ritiene di sapere cosa è meglio per la mia vita e si permette di commentare, o peggio, giudicare. Questa è una cosa che mi irrita profondamente. Anche perchè, sicuramente l'esperienza fa tanto, ma consideriamo anche che ogni vita è a se e non esistono regole universali.

IO appartengo alla generazione dei precari e sono una persona che ha messo al mondo dei figli. Sì, lo ammetto. Ma la mia realtà è questa. Cambiare spesso lavoro, venire licenziata ogni volta che decido di avere un figlio, andare avanti giorno per giorno sperando di avere la forza per lavorare fino all'ultimo soffio di vita per potermi mantenere.

La generazione prima della mia è quella del posto fisso. Quella della pensione che si poteva pendere con solo 18 anni di contributi! Quella che non aveva problemi a prendere un mutuo.

Quando sento i loro racconti rabbrividisco per come è stato tutto facile, ecco cosa penso.

Sento dire "e come fai a fare questo e come fai a fare quello". NOI forse non avremo mai la sicurezza che VOI siete abituati a conoscere. Dobbiamo vivere nel modo migliore che possiamo con i mezzi che oggi abbiamo. E' quello che faccio io, è quello che fanno i miei amici. Cerchiamo di aiutarci l'un l'altro, ogni volta che perdiamo il lavoro o abbiamo un problema di altro tipo. Forse la nostra forza è proprio questa: quella di saperci adattare, di saperci reinventare. Abbiamo scoperto di nuovo il significato della parola solidarietà.

I nostri genitori ci hanno dato tanto, ma vivevano in una società in crescita che ha permesso loro di realizzare qualcosa. Oggi i genitori siamo noi. E anche noi cerchiamo di fare del nostro meglio per i figli. Lottando contro mille difficoltà e senza tante garanzie.

Per di più, ci tocca sorbire chi parla a sproposito.
Forse quello che ancora non ha imparato, la generazione della verità rivelata, è a chiudere la bocca.


1 commento:

  1. Verissimo, è esattamente quello che penso anche io. E non sai a quante persone vorrei chiudere la bocca!!!!!!!!!!!!!!!

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