giovedì 13 dicembre 2012

Shopping terapeutico

Oggi riflettevo.
Esiste qualcosa in grado di farci dimenticare i problemi che ci attanagliano la mente o il cuore? Quali e quanti modi abbiamo per scaricare lo stress? Ognuno di noi ha il suo personalissimo anti stress capace di rimetterlo al mondo, oppure no?

Secondo la mia amica Ale nulla è meglio dello shopping terapeutico.



Non è solo l'acquisto, ma è anche la ricerca dell'oggetto o del vestito speciale che riesce a impegnarla quel tanto che basta per farla sentire meglio. E quindi eccola lì a girare per centri commerciali passando da una vetrina all'altra per scegliere il capo o l'oggetto più adatto. Ma non solo.

Ci crede talmente tanto che qualche giorno fa è riuscita a trascinarsi dietro anche la nostra amica Paola che è da sempre affezionata ai suoi negozi e non è proprio un animale da shopping terapeutico. 

Il compromesso è arrivato grazie al Natale. 
Con tanto di figli nel carrello (il mio compreso) sono entrate dentro un noto ipermercato e vi hanno stazionato per un periodo di tempo non definito (ma abbastanza lungo da sentire con frequenza i figli dire "quando andiamo via??").
Sono uscite solo a missione compiuta con 50 euro di palline per addobbare l'albero: grandi, piccole, con strass, lisce e con pupazzetti, lucine, cose sbrilluccicanti e addobbi vari. Ma tutti rigorosamente coordinati tra loro! 

Insomma, lo shopping terapeutico per una donna è un toccasana per l'anima, ma una botta al portafoglio, ammettiamolo.

Ma non tutte le donne si riversano nei negozi per tirare su il morale.
Io ed esempio quando ho problemi o semplicemente quando ho bisogno di un pò di carica, mi affido ad una cara e vecchia amica. Chi mi conosce bene lo sa.
Cucchiaiate di NUTELLA non finire! Direttamente dal barattolo, assaporate lentamente, una dietro l'altra...a volte fino alla fine...una goduria infinita.
Barattoli interni ne ho finiti (i bicchieri mi stuzzicano un dente, roba da pivelli), mi chiedo come faccio a non essere un peso massimo viste le notevoli quantità ingerite.

Oppure? Voi che fate quando siete nervosi, quando avete bisogno di scaricarvi?
C'è chi fa sport, chi fuma, chi sbraita davanti alle partite di calcio, chi cambia lo smalto delle unghie, chi va dal parrucchiere, chi passa ore su Internet.
Quali e quanti modi esistono per alleggerire un pò la mente?


6 commenti:

  1. voglio solo aggiungere che io l'albero di natale l'avevo già fatto. e proprio la mattina dell'otto dicembre, come tradizione vuole. e di palline nuove proprio non ne avevo bisogno. solo che quando la ns amica ale mi ha chiesto di che colore erano le palline e io ho risposto blu, dopo pochi secondi necessari a riprendersi dallo shock (caso ha voluto che proprio in quel momento una vecchia signora ci è passata davanti carica di palline nuove di zecca... blu) il suo senso artistico si è ribellato e mi ha trascinato in un vortice di palline, pacchettini regalo, pignette d'oro e nastri coordinati... ma alle rose d'oro, come puntale dell'albero, piene di fiocchi e brillantina ho detto no. a volte uno deve saper tenere il punto.
    Paola

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    1. Grande Pa!!
      chissà quanto ti costava se non mantenevi il punto!! :))

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  2. Scrivo in difesa di tutte le donne che fanno dello shopping un vero e proprio anti-stress e lo eleggono a momento catartico.
    Ma siete proprio sicure che lo shopping terapeutico sia una botta al portafoglio? Certo una pallina anti-stress è più economica…ma conoscete qualcuna che riesce a “tornare in pace con il mondo” grazie ad una pallina??? Se la risposta è sì, ritenetevi una specie rara.
    Riflettete, lo shopping, oltre ad essere indispensabile, è più economico de:
    • lo psichiatra
    • il dietologo
    ed è comunque irrinunciabile quando:
    • passi un’ora tutte le mattine per decidere cosa indossare (stress!!!)
    • tua figlia ti guarda e ti chiede perché sei sempre vestita di nero (sfina??? …hai mangiato troppa nutella la sera prima…stress!!!)
    • tua figlia prende in mano uno dei tuoi reggiseni e ti chiede se è di nonna (che stressante umiliazione…i nostri mariti/compagni/fidanzati sono distratti…ma perché approfittarsene???)
    • hai più di un mollettone per capelli nel tuo cassetto (esistono i parrucchieri e non è necessario assomigliare ad una mondina delle risaie di Vercelli, stressata)
    • indossi la tuta anche se non stai andando in palestra (non siamo tutte delle Pellegrini in fasce, facciamocene una ragione…stress infinito e inutile!!!)
    • il vostro albero di Natale è addobbato con delle piccole e deliziose mele rosse e orribili palline blu.
    Ovviamente sono Ale!!!
    Grazie Clo sei fantastica!

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    1. E dopo questa argomentata difesa a favore dello shopping terapeutico, come darle torto??
      Ragazzi, che dire. Se avete bisogno di una personal shopper fatemi sapere ;)

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  3. beh, per essere realmente terapeutico lo shopping deve dare quella scarica elettrica che solo l'uso della carta di credito sa dare....! siiii puoi usarla anche per comprare i fermagli da H&M, ma vuoi mettere il brivido delle braccia stracolme mentre ti avvicini alla cassa? il piacere di invadere la cassiera stessa mentre le dici cinguettando "me li tiene da parte ho dimenticato una cosina..?" per poi saltellare leggiadra verso lo stand dei capispallaultimogrido.. come resistere? al tempo delle nostre nonne si parlava a malapena di 'maglione'...brutto...sà di lana cotta...che d'accordo può andar bene per una borsa ma addosso fa tanto Heidy...vuoi mettere l'irresistibile fascino del capopalla? già la parola evoca strane e ragguardevoli mise....e chissenefrega se tutte di taglia 38 mentre tu indossi solitamente la 42...in fondo basta tirare il fiato.
    Lo stesso di quando arriva a casa l'estratto conto della carta di credito
    Baci Daniela
    P.S. ragazze al prossimo shopping vi raggiungo

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    1. Daniela sei ammessa solo se hai un albero di Natale con le melette rosse oppure se sei disposta a buttare mezzo guardaroba dopo aver ascoltato i consigli di Ale :)

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