sabato 31 maggio 2014

Vietato ai bimbi: sono nate le "no kids zone"

Pare che questa moda delle "no kids zone" stia prendendo piede anche qui da noi, nel Belpaese, scalzando di un pò l'immagine della tanto famosa mamma italiaca. Per chi non lo sapesse, le no kids zone sono delle aree in cui è vietato l'ingresso ai bambini sotto i 10 anni, parliamo di alberghi, locali, ristoranti.

Una volta l'ingresso era vitato ai cani. Poi è stato il turno dei fumatori, oggi dei bambini, domani si inventeranno entrate alterne per uomini o donne. Chi lo sa.
Ma il problema attuale come dicevo, sono i bambini.



Sì perchè i bambini disturbano. Hanno una sorta di piccolo megafono in gola che non permette loro di parlare, ma solo di urlare, quindi irritano l'udito. Poi si muovono, spesso correndo, creando delle fastidiosissime correnti d'aria. E puzzano, non dimentichiamolo, perchè ogni tanto sganciano qualcosa nel pannolino.

In effetti questa cosa un pò la capisco. Una volta, quando ancora ero una giovane donna senza prole al seguito, mi è capitato di trovarmi seduta in pizzeria poco distante da un'allegra e rumorosa famigliola. Sinceramente non provavo avversità verso i bambini che giocavano o verso la madre che urlava ancor di più per coprire le loro grida, la cosa che mi ha alquanto disturbato è stata però l'atroce puzza di merda che è arrivata insieme alla mia pizza.
Ma come dicevo, ancora non ero madre. Oggi mi trovo a sniffare sederini come un cane da tartufo e se ho la fortuna di avere una pizza davanti neanche faccio caso a odori paralleli.

E' quando ripenso a questo episodio che sento di capire queste persone che, per scelta propria, preferiscono evitare i bambini. E qui entra in gioco un altro fenomeno di cui forse avrete sentito parlare. Mi riferisco alle sempre più numerose coppie che pur potendo procreare decidono di non avere figli, anche se potrebbero permetterselo dal punto di vista economico. Childfree, li chiamano. Liberi dai figli. Per vari motivi, decidono che la coppia basta a se stessa. Gli interessi si spostano sul lavoro o comunque su uno stile di vita che non contempla la presenza di bambini. E visto che ormai rappresentano una sempre più in crescita fetta della popolazione, ecco spiegate le no kids zone.

Una volta mi è persino capitato di essere invitata a un matrimonio al quale non si potevano portare bambini. Alcuni degli invitati, non sapendo a chi lasciare i figli, hanno dovuto declinare l'invito. Gli sposi hanno fatto spallucce e preferito di gran lunga la quiete alla presenza degli amici.

Sono scelte, sinceramente non mi sento di criticarle.

Quindi se volete cenare in santa pace, liberi dagli schiamazzi infantili, sappiate che da oggi potete farlo. Ma per dovere di cronaca devo aggiungere una cosa. Noi famiglie, noi genitori di figli piccoli e rumorosi, in genere quando decidiamo di uscire scegliamo dei posti che siano a misura di bambino: agriturismi, trattorie, pizzerie dove anche i bimbi possano divertirsi. Anche perchè recandoci in luoghi non adatti rischiamo di incontrare persone davvero fastidiose che si lamentano in continuo dei rumori e di tante altre cose.



Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...