mercoledì 26 ottobre 2016

Genitori stressati

Sono andata a fare shopping con mia madre e con la gnappa l'altro giorno. Dovevo assolutamente prendere dei vestiti per lei che cresce a vista d'occhio e si sporca in continuazione. Ci siamo quindi recate in un grande negozio per bambini dove si presuppone che il personale sia abbastanza paziente e comprensivo. Ho quindi iniziato a cercare quello che mi serviva mentre la gnappa si rotolava sotto gli stand o cercava di smontare i manichini perchè aveva deciso che quello che faceva al caso suo era la maglietta sul manichino, non una identica, ma proprio quella. Quando mi reco in tali luoghi con la gnappa al seguito è ovviamente solo per necessità estrema visto che appartengo alla categoria di genitori che è ben consapevole di quanto i bambini possano dare fastidio alle altre persone.
C'è da dire anche che ormai ho perso ogni ritegno: urlo e sbraito in pubblico senza provare la minima vergogna nella speranza che questo serva un giorno a rendere i miei figli abbastanza educati e mi rendo contro che non regalo al mondo una bella immagine di me.
Dov'è la persona di una volta che usciva serenamente con la scarpa abbinata alla borsa? 
Boh. 

Ed è stato proprio in uno di questi momenti di sbraito acuto che mi sono sentita chiamare per nome dentro al negozio. Ho alzato gli occhi dal pavimento dove la gnappa si era sdraiata e ho visto la moglie di un mio caro amico che non riesco mai a vedere. Loro hanno fatto la stessa cosa che ho fatto io: due figli a quindici mesi di distanza l'uno dall'altro. Ma mentre io ho già superato la fase critica dei primi tempi, loro sono nel pieno del panico. La luce del tunnel è ancora distante.
"Christian dov'è?" le ho domandato vedendola sola e senza figli.
"Qui fuori in macchina con i bambini", mi ha risposto lei.
Bene, una buona occasione per salutare tutti.
Fuori dal negozio Christian però non c'era.
"Starà girando con la macchina...sai...così stanno buoni...", ha provato a spiegare lei.
E quale genitore non sa che per far stare buoni i bimbi in macchina bisogna sempre essere in movimento? Guai a fermarsi.
Dopo poco ho infatti visto arrivare il mio amico che a 10 km orari faceva il giro del parcheggio.
Quando mi ha visto ha parcheggiato ed è sceso dalla macchina. Nel frangente di secondi in cui ha aperto lo sportello abbiamo sentito il suono di una sirena, subito attutita nell'abitacolo della macchina al richiudersi della portiera.

No, non dormivano.
E no, camminare con la macchina non aveva funzionato.

"Come va???", ho domandato a Christian già conoscendo la risposta. 
Domande retoriche dal cavolo che si pongono per cortesia.
In effetti la sua faccia parlava chiaro: portava impressi sul volto notti insonni e giornate interminabili.
Uno dei suoi occhi era rosso e semichiuso, mentre l'altro batteva pericolosamente.
Altrettanto classica è infatti stata la sua risposta: "non gliela faccio più!"
Ci sono cose, sensazioni, che solo un altro genitore può capire.
Ci sono parole e frasi che solo le orecchie di un altro genitore possono ascoltare.
E non pensate che servano psicologi, perchè è tutto nella norma e gli psicologi quando diventano genitori, si comportano esattamente come noi.







Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...