lunedì 8 maggio 2017

Risparmiare in tempo di crisi: iniziative utili

In tempo di crisi la gente si adegua. Quando sono nata io qui in Italia erano gli anni del benessere diffuso. La generazione che mi ha preceduto, quella dei miei genitori, è la generazione che ha vissuto forse uno dei periodi migliori: quello del boom economico. C'era lavoro per tutti, addirittura potevano scegliere di fare quello che preferivano, le famiglie potevano vivere onestamente anche con un solo stipendio, potevano chiedere e ottenere un mutuo con facilità ed acquistare una casa di proprietà.
Quando sento i loro racconti ovviamente penso a una realtà che non conosco. Oggi le cose sono cambiate: il lavoro non si trova e se si trova bisogna sottostare a mille compromessi, per molti ottenere un mutuo è un miracolo e di conseguenza anche avere una casa di proprietà, figuriamoci poi se si può pensare di mettere su famiglia.

Eppure...


Non sarà che stiamo sbagliando qualcosa? Se i tempi non sono più quelli di una volta, perché vogliamo ostinarci a vivere allo stesso modo? 

E' questo più o meno il concetto che ha ispirato due iniziative differenti il cui scopo è però lo stesso: dimostrare che risparmiare è possibile anche adesso che di soldi in giro non ce ne sono molti.

La prima è una comunissima agenda che pare stia spopolando: la Kabebo. Famosissima in Giappone, dove è conosciuta come il libro dei conti di casa, questa agenda aiuta le persone a capire in che modo usano il loro denaro semplicemente mettendole di fronte alla realtà delle loro spese. A inizio mese bisogna mettere per iscritto quali sono le entrate e le uscite fisse e darsi un obiettivo di risparmio, poi ogni giorno si registrano le spese effettuate e a fine anno di stila un bilancio.
Se usi un Kabebo, dicono i giapponesi, favorisci la tranquillità della tua anima e combatti lo stress che nasce dalla cattiva gestione finanziaria.
Insomma te la fanno passare come una ricetta magica, ma gira che ti rigira è la classica listarella che molti già fanno.
Certo, vuoi mettere la grafica dell'agenda...

Altra notizia che mi ha colpito è l'esperimento messo in atto da Michelle McGagh, una giornalista finanziaria del Guardian che nel suo blog ha documentato la sua vita senza spese.
Per un anno ha speso solo per lo stretto necessario e alla fine è riuscita a dimostrare che si può vivere bene senza tante cose a cui siamo abituati.
La McGagh ha rinunciato a tutto il superfluo: caffè al bar, parrucchiere, vestiti nuovi. Anche lei ovviamente ha dovuto mettere nero su bianco le sue spese fisse come mutuo e bollette e ha poi considerato il necessario per mangiare e lavarsi. Tutto il resto via. Via le cene fuori e i prodotti di bellezza, via l'abbonamento in palestra e quello di mezzi pubblici. Ma non è che ha fatto una vita da reclusa: ha iniziato a spostarsi solo in bicicletta, ha fatto vacanze in tenda, ha visitato mostre ed eventi gratuiti, ha fatto pic nic al parco.
Sacrifici ne ha fatti eccome, ma il risultato è stato sorprendente: è riuscita a risparmiare ben 23mila dollari e ha dimostrato, soprattutto a se stessa, che per essere felici non serve poi molto.
Se tutti facessero come lei mi domando che fine farebbe il mercato, ma sapere che è possibile vivere bene senza spendere molto è una bella notizia per tutti coloro che oggi sono davvero in difficoltà.






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